Moonlight Half Marathon 2023: epifania podistica
Amabile sabato sera di fine maggio a Jesolo: di solito ci si dedica ad altre attività che non siano circa novanta minuti di corsa.
Finalmente, a distanza di anni (ah, la crisi del settimo anno podistico!) mi ripresento al via di una gara podistica: la motivazione è forte. Non rincorrere i miei migliori crono ma finalmente riprovarci a fianco del buon Fede, ormai appropriatosi di un bel passo.
Eccoci al via, alle spalle di duemila partenti, in ultima gabbia, a causa della mia mancanza di tempi recenti sulla mezza, con un riscaldamento condizionato da esigenze evacuative (ah, l'emozione della partenza!).
Fede accanto (al via, non in bagno, ndr).
Naturalmente l'obiettivo è correre assieme e raggiungere progressivamente i pacer dei 90' - diciamo all'altezza del decimo km - per, poi, staccarli nella seconda metà: condotta accorta per puntare a 1h27'/1h28'.
Siccome i piani migliori sono quelli non riusciti, dopo un km e mezzo, siamo alle spalle dei palloncini: slalom, serpentine, rallentamenti a 6'/km, accelerazioni a 3'/km e rincorsa folle in ciclabile.
Emozione! Così mi piace!
Istinto che porta all'autodistruzione, fiatone, gambe che chiedono perché .. e improperi di Fede.
Terzo km, momento dello sbandus, ora che prevalga la dimensione raziocinante: rapido conciliabolo con Fede che allunga alla ricerca di un crono da PB sugli 87' e io intruppato tra gli aspiranti 89'.
Conosco perfettamente le strade che percorriamo: l'asfalto mi dà del tu. Le lepri sono bravissime: il ritmo è lineare, senza strattoni. Io mi porto appresso un ulteriore malloppo di circa 50 secondi sul real time (il tempo trascorso tra lo sparo del via ed il transito sotto l'arco di partenza/arrivo).
Bene, siamo al decimo km ed ho un bel vantaggio sull'ora ventinove minuti e cinquantanove secondi, limite che mi servirebbe per partire nella stessa gabbia di Fede in occasioni future: devo rallentare per stare coi pacer e prestare attenzione a dove metto i piedi perchè in certi punti l'illuminazione è tuttaltro che apprezzabile .. come la ventilazione [semicit.]
Tre km di trattative con la volontà di provarci e spingere sull'acceleratore, magari per finire col Socio. Alla fine mi dico che va bene così: godiamoci l'arrivo senza forzare.
Cortellazzo, pineta e lungomare col gruppo sempre più sbrindellato: darwinismo podistico in atto.
Sto bene, sono tranquillo. Mai guardato l'orologio se non a metà mezza.
È tempo dei cinquecento metri finali: vuoi non accelerare?! Ci saranno Erika e i bambini da qualche parte, al di là delle transenne, ad aspettarmi per il saluto più lieto.
Ecco, li vedo, li saluto, cinque a Tobia e Gioele, e via, a 3'25", a tagliare il traguardo in 1h29'02".
Piano non riuscito ma obiettivo centrato: lo slancio jazz della mia ritrovata voglia da runner addicted. Ne godo!
Ritrovo subito Fede con la medaglia al collo: per un pugno di secondi non è stato PB, causa leggero cedimento nel finale.
Poco male: ulteriore stimolo per riprovarci e riproporsi target adeguati ai suoi standard in potenza.
Perdersi per ritrovarsi: vale per gli esseri umani e le loro relazioni, vale per gli esseri umani e la loro relazione con la corsa.
Ho la sensazione che vi faremo sapere qui come evolverà sulla strada per Rovigo Half Marathon/Verdi Half Marathon e Padova Half Marathon 2024: i traguardi sono fissati, ora si tratta solo di tagliarli con modi e in tempi attesi.
L'importante è avere un piano, per disattenderlo, e io e Fede ce l'abbiamo!
Soundtrack MHM 2023: