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Mentre preparo il caffè, sbircio fuori dalla finestra: è già chiaro, la luce entra in casa e...accidenti, ma quelli con lo zainetto arancione sono runner che stanno andando verso la partenza della maratona!! Sono in ritardo?! Calma! La partenza è a non più di 15 minuti a piedi da casa, ho calcolato bene i tempi e tanto mi devo incontrare con Alessandro e Roberta alle 7.00 e sono solo le 6.10.
Preparo le fette biscottate con la nocciolata, colazione classica pre gara. Ho il tempo di mangiare con calma, perché il materiale è tutto pronto da ieri sera e c'è il giusto margine anche per l'obbligatoria tappa bagno.
Esco di casa per le 6.45 come previsto, noleggio una bici a pedalata assistita e scendo verso Caracalla, sorpassando uno stuolo di runner che procede a piedi. Per le 7.00 sono davanti ai camion per la consegna delle sacche: sono addirittura 28 rimorchi grandi!! Beh sì, devono caricare zaini di parecchia gente. Nel rapido confronto telefonico, aspetto Alessandro e Roberta di fronte al camion 24, che è quello di Alessandro; qui ci cambiamo e poi scaliamo verso la partenza, depositando il mio al camion 11 e quello di Roberta all'F9 (sì, i camion donne sono i primi della fila). Nel tragitto incontro Chiara e Simone, miei compagni Oll Scars che non avevo ancora visto, in arrivo dal Veneto. Un veloce scambio di impressioni e strategie, che risulterà alla fine più importante di quello che sembrava.
E' l'ora dell'accesso alle griglie di partenza, saluto Alessandro e Roberta perché loro partono più avanti e mi piazzo nella mia griglia bianca, dove trovo tutti gli amici Oll Scars di pari griglia. Insieme inganniamo l'attesa, tra una chiacchiera sul percorso, sulla strategia di gara, sul conteggio di quante maratone abbiamo percorso, quante maratone diverse...finché si parte! Si parte? Forse sì, avanziamo con calma, c'è un bel traffico, alle 8.45 siamo ancora di fianco al Colosseo, quando il nostro orario sarebbe dovuto essere 8.40. Ma poco male, tanto i primi hanno già mezz'ora di vantaggio e nemmeno oggi riuscirò a prenderli :-)
I Fori Imperiali sono belli larghi, hanno da poco sistemato la strada e tolto buona parte dei cantieri della Metro C, ma nonostante tutto si va lenti, il serpentone è bello folto. Un po' di zig zag, un momento più veloce, un altro più piano, ma si va. L'idea di gara è quella di "ripetere" il lungo lento da 36 km (se te lo sei perso, l'ho descritto qui), ovvero andare circa a 6'00" al km; ma il giorno prima il mio coach mi ha instillato in testa il dubbio di provare a stare sulle 4 ore e come fai a non pensarci? Inoltre Chiara, che ho incontrato prima, ha la stessa idea e al 14esimo km circa mi raggiunge. Io non sto andando piano, sono sotto i 6'00" al km che immaginavo e vedo Chiara brillante che dopo un paio di chiacchiere, si allontana. Poco male, mi dico: forse non ho quel ritmo, continuo come sto andando che mi sembra sostenibile. Ma dopo un paio di km, Chiara è ancora lì, la raggiungo, procediamo insieme. I km si assestano tra 5'35"/5'40" al km, è il ritmo delle 4 ore! Non me lo dico, non ci penso, ma in realtà ci sto provando!
Mi sento bene e chiacchiero, racconto a Chiara un sacco di cose, sempre utile a ingannare il tempo e tenersi leggeri: "Ah Chiara, quella è la finestra di -Scusi, chi ha fatto palo!?- nel film di Fantozzi!", "vedi, qui attorno all'Olimpico ci sono le mattonelle commemorative dei campioni dello sport, ce n'è anche una per la "nostra" Sara Anzanello"...nel contempo passiamo dal sole e caldo, a pioggia e freddo, oppure ventoso! Finché superiamo anche il 30esimo km ed entriamo in gara. All'interno del vecchio villaggio olimpico, scocca la terza ora di gara e provo a fare una proiezione finale: c'è margine, ma siamo un po' lenti, sarebbe necessario aumentare un po' il ritmo. Perdo di vista Chiara, non me ne voglia, e decido di provarci, quindi dal 33esimo i tempi sul km cominciano ad abbassarsi. Tengo un bel ritmo nel passaggio su Via del Corso, Piazza del Popolo, Via del Babuino, Piazza di Spagna, ma sento che non ce n'è abbastanza per resistere. Su Via del Tritone ancora resisto, con la discesa a favore, ma poi di nuovo su Via del Corso mi ritrovo in flessione, che si manifesta apertamente in vicinanza di Piazza Navona. Esco dalla piazza molto lento, provo a resistere, ma la proiezione ormai mi fa capire che non ce la posso fare. Questo mi abbatte un po' mentalmente, quindi perdo ancora un po'...
Ormai si tratta solo di tenere e giungere all'arrivo. Il meteo non è dei migliori, chissà se Serenella avrà rischiato di portare Elena al traguardo ad aspettarmi: le ultime centinaia di metri di gara sembro una giraffa che allunga il collo per provare a scorgerle, attraverso la passerella che mi porta all'arrivo senza quasi accorgermene.
E' fatta, traguardo raggiunto, 21esima maratona portata a casa, cinque minuti sopra le quattro ore, un solo lungo preparatorio: capolavoro, me lo dico da solo!
Medaglia, medaglia, medaglia! |
Milano è dimenticata! Questa volta mi sono divertito, come è necessario che sia un "viaggio" del genere!
Un momento: ma gli Oll Scars?! Perché sono partito dalla fine con il racconto, dalla gara. Ma prima ci sono mesi di allenamenti "condivisi a distanza" con i miei compagni di squadra che hanno deciso di farsi questa trasferta romana. Mi hanno portato un po' di aria di casa, ci siamo incontrati all'Expo il sabato, per il ritiro del pacco gara e ci siamo sostenuti a vicenda, in questa esperienza che è sempre un arricchimento!
Un grande gruppo! |
E che dire dei miei inseparabili compari?! Con loro è sempre tutto più facile!
Facce da maratoneti. |
Ma Serenella ed Elena ci saranno state? Vedere per credere :-)
Elena è lì sotto, fidatevi :-) |
La foto più bella... Alla fine. Bravo Cristian 💪
Che meraviglia 🧡 con la piccola poi alla fine !
Grande Cristian 🤩
Bellissimo viaggio, ma grandissimo il mio compagno Ollscars Cry , che non molla mai💪 pensa alla prossima Roma , Elena chiamerà Papà all 'arrivo 🤪
Bella Cristian! 👏
Grande Cristian complimenti 💪